google.com, pub-2136147409709430, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Cosa vedere in Marocco

01/03/2022
Cosa vedere in Marocco  e cosa fare
339
Views

Cosa vedere in Marocco  e cosa fare

Il Marocco è una delle nazioni degli stati dell’Africa settentrionale ed, in questa zona geografica, è posizionato alla sua estremità occidentale. Per la sua fama d’essere un Paese estremamente affascinante e misterioso, non sarà facile indicarvi qui cose da vedere e, più in generale, cose da fare per stilare una lista: senza dubbio, come in altri casi simili, elementi chiave si potrebbero assegnare al tempo a disposizione ed alla città di arrivo. Altro elemento chiave potrebbe essere quello rappresentato dall’aspettativa che ci si attende da una visita in Marocco: una vacanza di relax, sole e mare, specialmente se si proviene da una zona geografica più fredda, una vacanza dedicata alle attività culturali e ricreative, oppure al mix fra le due, graduando, come in una ricetta, le due tipologie.

Cosa vedere in Marocco: le città

Ecco quali sono le attrazioni della città. Una delle caratteristiche comuni delle grandi città del Marocco è sicuramente il traffico caotico (anche se molto limitato rispetto a quello di alcune grandi metropoli italiane), ma, nonostante ciò, è economico utilizzare i taxi oppure noleggiare un’auto, per la possibilità di gestire autonomamente gli spostamenti. Fra le cose da vedere del Marocco, le città sono le mete assolutamente da non perdere perché esse conservano, assieme al moderno sviluppo urbanistico degli ultimi anni, la tradizione rappresentata dalla zona vecchia del centro urbano di ognuna di esse, ovvero la medina. La medina, oltre che il nome di un’antichissima città, legata anche alla nascita della religione islamica, ed attuale città saudita, deriva dal termine arabo madīna, che significa ‘città’, e oggi è comunemente utilizzato per indicare il nucleo storico dei centri urbani islamici.

Attrazioni del Marocco

Abbiamo assunto il fatto che la zona vecchia del centro urbano delle maggiori città del Marocco rappresenta la parte più interessante da visitare. Ma di queste zone caratteristiche quali sono esattamente le sue attrazioni? Sicuramente le grandi piazze, che la popolazione locale abitualmente frequenta, consentendoci di assistere alle tradizioni ed alle usanze più vere del posto, ed i souk, tipici negozi di artigianato locale che costituiscono, nel loro insieme, un mercato dove si possono trovare gli oggetti più disparati (che non si troverebbero in nessun negozio della stessa città) e ci si potrà impegnare nell’arte della negoziazione con i mercanti che lo animano nel loro unico folclore. Altra attrattiva è rappresentata dagli hammam, le terme tipiche e sicuramente derivate dall’antica tradizione romana, anche per la loro funzione di socializzazione

Marrakech

La più famosa e visitata fra le città marocchine: ha una storia millenaria ed è fra quelle che ha avuto lo sviluppo urbanistico più importante, anche se il suo più famoso skyline è quello caratterizzato dalla torre quadrata del minareto della moschea Koutoubia, risalente al XII secolo. Spicca sull’edificato circostante non tanto per l’altezza, ma grazie ad un’antica ordinanza urbanistica che vietava di costruire edifici non più alti di una palma nella medina. La moschea purtroppo è accessibile solo ai musulmani di sesso maschile. Sicuro punto di attrazione è la piazza Jemaa el-Fna, antica quanto la stessa Marrakech, è un teatro a cielo aperto alle più svariate attività commerciali di giorno e, la sera, ritrovo per cenare, allietati da esibizioni di ogni genere. Presente nella medina è il travolgente souk ed è sicuramente da visitare il Musée de Marrakech, esposizione di artigianato marocchino soprattutto tessile.

Casablanca

Città il cui nome è indissolubilmente legato al film omonimo del glorioso cinema in bianco e nero, interpretato da Humphrey Bogart, attore dal fascino tenebroso. Casablanca mostra evidente il suo retaggio di ex-colonia francese, evidente soprattutto in alcuni edifici art-déco, miscelato a tradizione araba. Da vedere a Casablanca c’è sicuramente la Moschea di Hassan II, terminata alla fine del XX secolo, sormontata da un alta torre del minareto, che è una delle moschee più vaste e fra le poche accessibili anche a coloro che non sono musulmani. Fra gli altri edifici importanti c’è sicuramente il Palazzo Reale, una delle residenze del re Mohammed VI e famiglia reale, e la Villa des Arts, una magnifica casa Art Déco degli Anni 30, trasformata in una galleria di arte moderna marocchina e internazionale. Caratteristica di Casablanca è la presenza dell’originaria antica medina, affiancata alla medina d’epoca coloniale francese nel quartiere Habbous.

Fez

La città imperiale di Fez ha un posto importante nella storia della cultura e della formazione, essendo la sede dell’Università più antica del mondo: l’Università di al-Karaouine. La parte storica, la medina, è particolare perché aggiunge l’influenza ispanica alla tradizione araba: lo dimostra chiaramente il monumentale portale di accesso alla medina, il Bab Boujloud (la Porta Azzurra), decorato in ceramica con lo stile moresco che si può ritrovare anche in Andalusia. La particolare decorazione con maioliche blu e verdi adorna anche la meravigliosa moschea della Karaouine, che si andò ad affiancare, in un unico complesso, alla sede dell’Università di al-Karaouine. Da vedere sono anche il Museo di Dar Batha, il Museo Borj-Nord ed il sito archeologico delle Tombe Merenid.

Tangeri

Famosa come la “città bianca”, sarebbe, secondo la leggenda, il luogo del Giardino delle Esperidi, ovvero il Paradiso Terrestre. Tangeri si sviluppo sviluppa intorno al suo antico porto, situato nella strategica posizione dello Stretto di Gibilterra, dove il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico si incontrano. Oltre che per l’economia derivante dagli scambi di import ed export, Tangeri è una località turistica rinomata e famosa per le sue bellissime spiagge, che evidentemente attirano anche ricchi turisti se si registra la presenza di parecchi yacht lussuosi. Il centro nevralgico della città,
adagiata a forma di anfiteatro su una baia, è la piazza del Gran Socco, che ospita il Grand Souk, un mercato veramente pittoresco. L’altra piazza importante è la Petit Socco che fa da ingresso verso la vicina Gran Moschea, che fu prima chiesa edificata dai portoghesi e prima ancora tempio romano.

Erfoud

Famosa per l’industria del marmo, posizionata al confine con l’Algeria, è una città che subisce sovente tempeste di vento e di sabbia, ma ciò non scoraggia i molti turisti che l’hanno eletta a base da cui partire all’esplorazione del deserto. Da visitare a fine ottobre in occasione del Festival dei Datteri, una pittoresca festa, che dura tre giorni, durante i quali le tribù si riuniscono intorno alle tipiche tende berbere e festeggiano la raccolta dei datteri con danze tipiche al ritmo di musiche tradizionali.
Bisogna sottolineare che per le popolazioni di questa localizzazione, il dattero
rappresenta un simbolo di fertilità e prosperità, la vita che nasce sconfiggendo anche
l’aridità di uno dei territori meno fertile al mondo come il deserto

Chefchaouen

Famosa come la “città blu” o come “Perla Blu”, per le caratteristiche case colorate di blu. La motivazione che ha originato questa tradizione non è chiara: chi ipotizza sia per una motivazione pratica (tenere fresche le case o allontanare le zanzare), romantica (evocare il mare) oppure storica (dipinte dagli ebrei in fuga dall’inquisizione o dal nazismo). L’elegante piazza lastricata di Uta el-Hammam, è fiancheggiata da bar e ristoranti perché rappresenta la sosta e la ripartenza per l’esplorazione del cuore della medina di Chefchaouen, con le sue labirintiche stradine, come ogni città vecchia del Marocco. E’ posizionata ai piedi delle montagne del Rif e per questo è apprezzata da chi pratica il trekking come base per dirigersi verso la cascata del fiume Ras el Maa. Ma è meta turistica anche per chi apprezza la storia, cibo e shopping

Rabat

La capitale del Marocco dal 1956, anno dell’indipendenza dal protettorato francese, nasce sicuramente in epoca romana, come testimoniano le antiche rovine, per poi costituirsi nella città medievale di Chellah, che ancora oggi costituisce il cuore della odierna città. Ma l’esatto centro, il punto più antico, è rappresentato dalla Kasbah des Oudais, oggi elegante zona residenziale con vista sul fiume e sul mare. Da visitare, come oasi di relax dal caos della città, sono i giardini andalusi, dove è inserito anche il Museo del Palazzo con i suoi reperti di arte e cultura del Marocco.
Interessantissimo è poi lo Zoo di Rabat, che ospita più di 130 specie animali da tutti i continenti del mondo. Attirano i turisti le bellissime spiagge, fra cui forse la migliore è quella di Kenitra, che attira soprattutto i praticanti del surf.

Cosa mangiare in Marocco

Una delle componenti più apprezzate di ogni viaggio all’estero, specialmente verso mete appartenenti ad una cultura assai diversa da quella “occidentale”, è sicuramente quella di poter assaggiare i piatti tipici. Ma esattamente cosa si potrebbe consigliare di mangiare o, quantomeno, assaggiare, in Marocco? Il clima caldo farebbe salire al primo posto, ovviamente, non una ricetta tipica d’un piatto cucinato, ma la tradizionale bevanda costituita da un ottimo tè freddo alla menta. Come ricetta tipica, assolutamente da non perdere, il cous cous marocchino sarà sicuramente la più apprezzata, sia nella sua versione tradizionale, sia nelle sue varianti. Da assaggiare è il piatto tipico della Kalia, stufato di montone o capretto, servito con uova, prezzemolo e verdura, ma soprattutto aromatizzato con 40 spezie differenti. Non può mancare il tajine, una ricetta di carne o pesce in umido, che deriva il nome da  tipico piatto in cui viene cotta: fatto interamente in terracotta, spesso smaltata, costituito da una parte inferiore, circolare e dai bordi bassi, e da una parte superiore, conica, che fa da coperchio per raccogliere i vapori della ricetta durante la cottura.

Come arrivare

Raggiungere il Marocco è facile ed anche economico. L’aereo è il mezzo più comodo e veloce, grazie ai numerosi voli, soprattutto low cost, che partono giornalmente dai principali aeroporti italiani verso l’aeroporto Internazionale Mohammed V di Casablanca e poi da voli interni verso gli aeroporti di Fez, Tangeri, Rabat, Agadir e Marrakech. Il costo può partire anche dai 10-20 euro per tratta. Ma si può raggiungere il paese anche in nave attraverso gli scali di Tangeri e Nador dai porti di Genova, Barcellona e Sète. Esiste inoltre la possibilità di servirsi della compagnia di autobus marocchina, la Compagnie de Trasports Marocains, che cura i collegamenti da e per Casablanca e verso la maggior parte delle principali città dell’Italia, della Francia, del Belgio, della Spagna e della Germania
Article Categories:
Africa · Marocco

Lascia un commento